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L'interpretazione dei sogni di Freud

L'interpretazione dei sogni (1899)

F. affermò che la scoperta dell'intrpretazione dei sogni fu l'immediato frutto dell'innovazione da lui apportata alla tecnica per l'esplorazione in profondità dei sintomi nevrotici, con sostituire all'ipnosi le libere associazioni. F. aplicò per la prima volta le associazioni libere nel 1892 con la paziente Elisabeth von R., il cui caso costituisce l'ultimo degli Studi sull'isteria.
Dopo la morte del proprio padre, avvenuta il 23 ottobre 1896 in seguito a qualche sintomo isterico presentato da alcuni su i fratelli, sospetto che anche essi potessero essere stati oggetto in infanzia di attenzioni sessualida parte del padre. Contemporaneamente maturava in lui il proposito di sottoporsi ad un'autoanalisi
Freud soffrì nel corso della sua vita di disturbi nevrotici: in modo specifico di stati ansiosi e di fobia per i viaggi. Glie elementi della nevrosi di Freud sono facilmente riferibili ai suoi conflitti inconsci con il padre. E' quindi comprensibile che nei mesi successivi alla morte di questi i disturbi si siano accentuati.
Il 21 settembre 1897 Freud aveva comunicato a Fliess il primo risultato della propria autoanalisi, la scoperta cioé che gli episodi di aggressione subiti in infanzia, che sembravano stare alla base delle nevrosi, non dovevano considerarsi dei fatti reali, ma semplici fantasie: le quali potevano agire allo stesso modo di fatti reali soltanto per il motivo che nell'inconscio non esiste "un segno di realtà". 
Freud durante la sua vita pubblica 8 edizioni di questo libro, la prima nel 1899 e la seconda nel 1909: dieci anni dopo. Gli editori raramente accettano di fare una nuova edizione di un libro prima che si sia esaurita la vendita della edizione precedente e raramente accettano di fare uan riedizione rivista, in quando il cambiare anche una sola parola determina cambiamenti di pagine e conseguentemente numerosi costi. Sono dunque trascorsi 9 anni perché l'accoglienza di questo libro non è stata trionfale inizialmente, solo dopo che F. aveva pubblicato numerosi libri ed era divenuto più famoso è riuscito a pubblicare una nuova edizione dell'interpretazione dei sogni (Tra gli altri: Psicopatologia della vita quotidiana -1901; Frammento di un'analisi d'isteria (Caso clinico di Dora) - 1901; Tre saggi sulla teoria sessuale - 1905; Il motto di spirito e la sua relazione con l'inconscio -1905; Le mie opinioni sul ruolo della sessualità nell'eziologia delle nevrosi - 1905; Il delirio ed i sogni della Gradiva -1906; il poeta e la fantasia - 1907; carattere ed erotismo anale - 1908; Teorie sessuali dei bambini - 1908; Analisi della fobia di un bambino di cinque anni (caso clinico del piccolo Hans) - 1908).

Fra le parti aggiunte nelle edizioni successive alla prima va ricordata in modo specifico quella che è divenuta il paragrafo E del sesto capitolo: "La rappresentazione per simbili nel sogno"; e questo per l'importanza che il simbolismo onirico ha assunto nella pratica psicoanalitica.
L'interpretazione simbolica non può giovarsi delle associazioni libere fornite dal soggetto, e rimane pertanto, in una certa misura, affidata all'intuito di chi interpreta. Soltanto una larga esperienza, che non li limiti ai sogni soltanto, ma comprenda anch molti altri prodotti dell'attività immaginifica dell'uomo, può salvaguardare dall'arbitrio e dare una certa sicurezza per il lavoro di interpretazione. 




L'interpretazione dei sogni è per molti il libro del secolo, anche dal punto di vista letterario oltre che dal punto di vista della psicoanalisi. Quesya opera segna un cambio di paradigma, in quanto il principio base dell'interpretazione die sogni è che il sognare ha un significato, contrariamente a quanto genericamente si riteneva prima.
Freud stesso ha considerato questa sua opera fino alla sua morte la sua opera più importante. 
L'interpretazine dei sogni è nata come uno dei primi risultati dell'utilizzo delle libere associazioni rispetto all'utilizzo dell'ipnosi. La libera associazione dimostra che esiste una rete di collegamenti che funziona costantemente nel sogno e nella veglia, è una specie di rete arborescente che si prolunga all'infinito. Solo 30 anni dopo la prima edizione Freud dirà che è possibile sbagliare l'interpretazione dei sogni, ed è possibile pensare che ci sono più interpretazioni possibili. Se immaginiamo una superficie e pensiamo di fare scorrere una biglia questa può prendere diferenti percorsi. Lo stesso accade nelle libere associazioni, seguendo le quali si percorre una via possibile, un percorso che si costruisce al tempo stesso che si associa ma che è uno solo dei possibili tra analista e paziente. Bion ha parlato del fato che l'analista ad un certo punto ascoltando il paziente individua un selected fact, un elemento che verrà privilegieto e che orienterà l'interpretazione. Altri autori scrissero un lavoro intitolato "selected fact or overvaluated idea?", infatti è possibile che sia l'analista a sbagliarsi dando eccessiva importanza ad un'idea. L'apparato psichico funzionando per associazioni costruisce un percorso e questo percorso va esplorato dall'analista e dal paziente quando il paziente racconta il sogno. La tecnica interpretativa di Freud inizia con la richiesta esplicita di associazioni al paziente su ognuno degli elementi del sogno raccontato. Attualmente non si lavora più così, visto che il lavoro è sostenuto dalla teoria del transfert e del controtransfert, anche se i principi di base sono i medesimi. Quando  Freud dice che ha potuto esplorare il significato del sogno tramite le sue innovazioni tecniche dice qualcosa di importante anche dal punto di vista epistemologico, in qanto testimonia come la teoria derivi dalla esperienza clinica e dunque dalla tecnica. F. disse che il libro fu finito nei suoi elementi essenziali nel 1896, tre anni prima della pubblicazione. Ci si può domandare come mai F. ha aspettato tre anni: l'autoanalisi era in corso. Molti dei sogni presentati da Freud sono suoi inizialmente. E' interessante notare come Freud non alcuna pietà di se stesso nessuna remora a mostrare i suoi pensieri, anche quando parla di un suo sogno dove esprime il desiderio che il figlio morisse in guerra per motivi di invidia sulla sua giovinezza, setimento difficile da ammetere per un padre che ama molto il proprio figlio. Per certi versi l'interpretazione dei sogni può esere letta come una sorta di autobiografia. Freud nel periodo della stesura corrispondeva con Fliss, Freud aveva bisogno di un interlocutore ed era quaesta una cosa essenziale, quasi impossibile fare un autoanalisi senza un qualche tipo di riscontro. Al tempo stesso Fliss diviene però perseutorio per Freud, e Freud stesso faceva fatica a separarsi da lui almeno fino al termine della sua autoanalisi.
In ogni sogno è come se si aprisse un collegamento, l'ombelico, con lo sconosciuto, che può o meno essere esplorato. Ciò apre un secondo problema tecnico, non bisogna forzare la mano nell'interpretazione con il paziente, questo va consierato insieme al consiglio tecnico sulle associazioni. Fino a dove è utile chiedere associazioni. I pazienti certamente si educano "tramite" l'analisi, imparano più o meno consapevolmente cosa interessa all'analista. L'analista magari identifica qualche elemento importante e su qyello chiede qualche associazione, a questo punto l'analista deve decidre se andare avanti o, tenendo conto del transfert e del controtransfert, dle contesto della situazione, tenendo conto di quello che Klein chiamava punto di urgenza, deve insomma decidere se chiedere ulteriori associazioni o se interpretare o se fare interpretazioni intermedie, che sono quelle che aiutano ad ssociare ulteriormente. E' indubbio comunque che nessun sogno può essere interpretato fino in fondo. (Se si considera la lettera 52 a Fliss, Freud dice che ci son differenti tipi di trascrizioni, ci sono trascrizioni che non hanno un interpretabile, mentre le sucessive trascrizioni sono sempre più sofisticate e ricche di elementi simbolici). Ci sono però nei sogni elementi paritoclarmente intensi o misteriosi, bizzarri, oppure particolarmente reali nela percezione del paziente, elementi che si cerca di capire ma che non si riesce a capire, anche questi possono essere definiti "l'ombelico".del sogno, e devono essere approfonditi chiedendo associazioni. Gli analisti kleiniani e quelli winnicottiani hanno sottolineato sopratutto l'aspetto simbolico del sogno, piuttosto che le associazioni del paziente. Questi analisti affermano che anche le affermazioni precedenti alla esposizione del sogno vanno considerate associazioni, ciò è certamente vero in senso lato tutto è associazione a tutto, ma Freud non lavorava così e riteneve associazione libera al sogno il materiale seguente. Se si interpreta solo mediante gli aspetti simbolici si rischia di ingabbiare il paziente impedendogli di associare liberamente.
La ego psichology aferma che tutto è formazione di compromesso, dunque tutte le frasi del paziente comprendono sia difesa che pulsione, dunque anche frasi difensive del paziente hanno diritto di poter essere considerate libere associazioni. La tecnica psicoanalitica per Racker è come la torta viennese: prima c'è la cioccolata, poi la milefoglie, poi la crema ecc.. così l'interpretazione doveva iniziare per Racker , comeper la ego psichology, con l'interpretazione della difesa, solo così il paziente poteva progredire. verso la conoscenza dell'elemento dal quale cercava di difendersi e che cercava di emergere. Operazione opposta a quella della Klein che cortocircuitava la difesa e cominciava, basandsi sull'idea che l'elemento essenziale era l'angoscia, con l'interpretazione della fantasia inconscia che poteva occuparsi o meno con l'interpretazione della difesa. Ora le carte di sono un po' mescolate e i kleiniani non lavorano più così e nemmeno gli egopsichologist. Freud nel passare degli anni ha cambiato il modo di interpretare i sogni. Inizialmente i sogni che presenta nell'opera sono peraltro solo i suoi, solo successivamente include nel'opera sogni di pazienti e sogni che altri colleghi gli segnalano. Freud non si fermerà mai più un'ora nell'interpretazione dei sogni, ed affermerà che quello che conta è qyello che accade nella seduta e non il sogno: il sogno è una via di accesso.
E' necessario spiegare al paziente cosa ci aspettiamo da lui e lui cosa si deve aspettare da noi, se non gli diciamo per esempio io ogni tanto parlerò il paziente ha diritto di aspettarsi anche che noi taceremo sempre o viceversa che parleremo solo noi.
Freud quando pubblica la prima edizione del libro ne riceve una hard copy con copertina rigida, Flissi invece la riceve in carta. I libri una volta erano semplicemente in carta e poi ognuno si occupava di rilegarsi i propri, come è possibil evedere nei castelli dove è posibile osservare che ognuno poteva avera il suo gusto nel rilegare o anche il desiderio di rilegarli tutti con lo stesso cuoio in un certo qual modo.
Freud afferma che non solo i sogni hanno un significato ma anche che sono soddisfacilento di un desiderio rimosso, successivamente aggiungerà un tentativo di soddisfacimento di un desiderio.
Le seconda edizione fu pubblicata nel 1909. E' utile mettere in relazione l'epoca della pubblicazione con le opere che Freud stava pubblicando nelle varie epoche, questo aiuta a capire i cambiamenti che Freud ha operato nel tempo. La seconda edizione va messa in relazione con le minute delle riunioni della società psicoanalitica viennese (pubblicati in italiano dalla Boringhieri). Erano riunioni che venivano effettuate il mercoledì sera dove ognuno portava quello che stava facendo, naturalmente in quel periodo c'era una rande attività rispetto all'interpretazione dei sogni. Così mentre la prima edizione era un opera dei singolo e la fonte di ispirazioe era lo scambio di lettere con Fliss. In questa edizione Freud ha ascolto e ha un pubblico, è stata creata una società, ci sono le riunioni e i colleghi raccontano i sogni dei loro pazienti a Freud.
Le pubblicazioni sono state efettuate in questi anni: 1900, 1909, 1911, 1914, 1919, 1921, 1922, 1930.
Freud dice che questo libro ha un significato soggettivo perticolare per il fatto che coincide con una parte della sua autoanalisi, della sua reazione ala morte della sua analisi. Freud riconosce esplicitamente nel 1909, nella secodna edizione, che di fatto questo libro è una sorta di autobiografia che viene fatta attraverso l'interpretazione dei suoi sogni collegati ovviamente alla sua vita. Non si può dire più che Freud prosegua la sua ricerca in isolamento, sucessivamente Freud si lamenterà nell'edizione dle '30 e nelle l"ezioni di psicoanalisi" del fatto che c'è un certo disinteresse per i sogni, gli analisti non scrivevano più tanto riguardo ai sogni come facevano prima. In questo periodo Freud ha scritto psicopatologia della vita quotidiana, lo studio sulla gradiva, i tre saggi sula sessualità.. Freud è così in condizione di aggiungere verso la fine dell'edizione del 1909 la famosa frase: " l'interpretazione dei sogni è la via regia per l'interpretazione dell'attività dell'inconscio".
Nella terza edizione del 1011 Freud fa revisioni teoriche ed aperture ai colleghi. Sopratutto nel capitolo 5 e 6 Freud comincia a fare riferimento a lavori di altri colleghi. Nel 1899 la sua teoria sulla sessualità non esisteva ancora, e l'analisi delle forme più complicate di psiconevrosi era ancora all'inizio, è avenuto il passaggio dalla teoria traumatologica alla teoria della fantasia. Freud menziona esplicitamente questi progressi. La terza edizione include anche un'altra scoperta effettuata da Freud, che non esisteva nella prima e secoda edizione, che è la teoria dei simboli. Inizierà a lavorare in sintonia con alcuni colleghi rispetto all'estendere la teoria dle simbolismo al mito ed al passato storico dell'umanità. La teoria del simblismo è probabilmente oggi la parte più debole della teoria di Freud del sogno. L'ingresso delle teorie strutturaliste negli anni '60 dimostreranno che in realtà questa universalità del simbolismo corrisponde al processo logico più che al mito. Il mito è una soluzione logica ad un problema, il mito può avere varianti strutturali ma è la risoluzione ad un problema . Per esempio il mito di edipo è la rosiluzione del problema dle passaggio dal due al tre.,ell'inclusione dle terzo Freud dice che gli organi genitali maschili sono rapresentati da oggetti puntuti (ombrello, coltello, serpente..), qual'è il processo che lega questa possibilità di simbolismo? Probabilmente un processo logico abastanza banale che è l'analogia tra l'organo genitale maschile e gli oggetit puntuti, come quelo tra gli organi genitali femminili ed i contenitori. Un simbolo genitale maschile è lo Zeppeling, solo che ora non esiste più. Quello che sicuramente è importante è la funzione simbolica della mente, ma non tanto il singolo simbolo. Comunque in questa edizione al simbolismo viene dato un nuovo risalto. Jung critica a Freud che il libro inizia a divenire caotico, l'aggiunta di materiale di altri autori e le numerose agiunte rende la scrittura sempre più complicata e meno chiara. Questo libro nella sua edizione finale appare non scritto tanto bene rispetto ad altri di Freud, lo dice lui stesso nel 1930, dice: "io che sono un amante dell forma e della bellezza devo rimproverarmi perchè rilegendo l'interpretazione dei sogni devo dire che non è scritto tanto bene".
Freud non ha mai aggiornato altri testi, questo acade solo con questo libro.
Nel 1914 viene pubblicata la quarta edizione che risulta esere una sorta si ristrutturazione, Freud si imbarca in un tentativo di una fondamentale ristrutturazione sopratutto dei capitoli 5 e 6, aggiunge poi un lavoro di Otto Rank, con il quale sucessivamente litigherà e toglierà tale aggiunta. In questa edizione viene incluso il nuovo concetto di "realtà psichica" come opposta alla realtà materiale, ciò è fondamentale dal punto di vista teorico. A questo proposito è necesario tenere presente che scoppia la guerra, ma soprattutto che Freud sta scrivendo la metapsicologia (della quale conosciuamo solo una parte perché l'altra è stata distrutta dallo stesso Freud). Per fortuna è stato conservato il lavoro che si intitola "la visione d'insieme delle nevrosi da difesa", che si conservava in una panca di Ferenczi. Non è indiferente pensare che è il periodo della prima giuerra mondiale se pensiamo che Freud dopo la prima guerra mondiala ha scritto un lavoro sublime anche dal punto di vista letterario: "La caducità", che è la conversazione con un poeta, Freud porta riflesisoni sulla prima  guerra modiali e pora riflessioni sull'uomo e sulla civilità, dove dic eche ci eravamo illusi che questo non sarebbe mai stato possibile mente in realtà la colpa è nostra , l'uomo non è quello che vorremmo ma è quello che è e quello che è è quelo che si vede nella guerra. Nella metapsicologia sta sviluppando i concetti di principio di piacere e principio di realtà, tra quella che è la realtà psichica interna e quella esterna , tra quello che vorremmo e quello che è.  Se pensiamo a come si struttura una teoria, questa si sviluppa a partire da moti interni, esterni, da idee originali, da esperienze cliniche.. Freud non sarebbe Freud se non fosse vissuto in quella specifica situazione.. Al tempo stesso appaiono versioni più definitive rispetto al significato della parola inconscio.
Nel 1919 arriva la successiva edizione dell'interpretazione dei sogni, edizione influenzata dalla guerra mondiale. Freud da una parte ha lavorato in questo periodo di guerra sui concetti metapsicologici, ha allargato la sua concezione e le sue idee a quello che ha a che fare con l'uomo primitivo e l'aggressività, ma da bon analisya esplora nella sua autoanalisi esplora la sua di agressività e la mette in relaizone con il proprio edipo, così mentre riflette sulle sue preoccupazioni per il figlio che non torna dalla guerra si accoge che anche desiderava che suo figlio non tornasse dalla guerra per invidie legate alla gioventù del figlio. La seconda guerra mondiale fu un orrore e l portò a riflessioni rispetto al fatto che si pensava che certe cose non potevano succedere a noi occidentali orgogliosi della nostra cultura, ma si accorge che queste cose barbare erano le stesse cose che ritrovava in se stesso nella sua autoanalisi effettuata tramite i sogni. Tutte le sue scoperte teoriche hanno a che fare infatit sempr eocn la sua pratica clinica. Questa edizione serve anche ad introdurre nuovi scritti, compaiono dati che saranno utilizzati nel'Io e l'Es, per esempio. Nel 16 e nel 17 vengono pubblicate le lezioni sulla psicoanalisi, che influenzano indirettamente anche questo libro.
A quest'epoca F. inizia a pensare che forse questo libro ha fatot il su otempo e che non è utile continaure ad aggiungere e togliere, ma non sarà così. In realtà Freud incomincerà a riappropriarsi nella successiva edizione del 25 del libro cercando di restituirgli la sua forma primitiva. Comincia così un procesos di snellimento.  E' stato pubblicato al di là del principio dle piacere e l'Io e l'Es, l'ano successivo verrà pubblicata la nuova teoria sull'angoscia e nel '23 F. scopre il proprio cancro e pasa così dala distruzione della guerra alla distruzione di se stesso. Il fumo ha avuto un significato simbolico fortissimo per Freud, non poteva scrivere senza fumare, ha avto una nevrosi cardiaca er il fumo, diremmo ora una cardiopatia, ha avuto un cancro per il fumo, ma non poteva rinuncuare a fumare e non smette. Scrive ripetutamente sul suo bisogno di fumare e sulla sua impossibilità di lavorare senza fumare. Freud subì numerosi interventi con molto dolore e molte difficoltà, viste le capacità chirurgiche del'epoca. In questa edizion c'è anche una rpesentazione differente e il libro viene separato in due volumi, ha rotto con Ranck eliminando la sua parte insiemne ad altre. Comincia anche a aprlare di cose di cui non aveva parlato come delle parole primitive. Freud era interesato a scoprire se le parole primitive avevano significati più estesi rispetto alle parole moderne. Nel '25 Freud aggiunge un capitolo di supplemento una intitolata i limiti dell'interpretabilità, fin dove l'interpretazione può essere portata, la responsabilità mortle sull'interprtazione dei sogni. Freud diceva che i sogni premonitori non eisstevano, riepstto alla telepatia gli piaceva sperare che esistesse. Jhons che era un anglosassone razionale disse di togliere queste cose dl libro, poiché in quanto poco scientifiche quando qesto libro fosse arrivato in America gli anericani non avrebber apprezzato.
Nel 1930 avviene l'ultima revisione e il gesto dell'arrivederci di Freud. 
Nessun altra opera freudiana ha avuto così tante riedizioni.

OSF Vol. 3 - L'INTERPRETAZIONE DEI SOGNI (1899)

Capitolo 1

B. Il materiale onirico. La memoria nel sogno

Tutto il materiale che costituisce il contenuto del sogno deriva in qualche modo da ciò che abbiamo vissuto e viene riprodotto, ricordato nel sogno.
Capita che il contenuto onirico ci presenti un materiale che durante la veglia non riconosciamo come nostro, come parte della nostra conoscenza ed esperienza, sino al momento in ci un fatto nuovo ci restituisce molto tempo dopo il ricordo, dato perduto, di un'esperienza trascorsa, rivelandoci con ciò l'origine del sogno. Occorre dunque ammettere che nel sogno ricordavamo e sapevamo cose che invece sfuggivano alla nostra memoria durante il giorno.
Il sogno dispone dunque di ricordi inaccessibili allo stato di veglia.
Una delle fonti a cui il sogno attinge, per la sua attività riproduttiva, elementi in parte non ricordati né utilizzati dall'attività psichica dello stato di veglia, è la vita infantile.
Il comportamento della memoria durante il sogno è senza dubbio di enorme importanza per ogni teoria della memoria in generale. Esso ci insegna che "nulla di ciò che una volta abbiamo posseduto intellettualmente può andare del tutto perduto. Ogni impressione, anche la più insignificante, lascia una traccia inalterabile, capace, all'infinito, di riapparire, conclusione questa a cui portano anche molte altre manifestazioni patologiche della vita psichica.
Il sogno però non si limita a riprodurre, ma presenta il materiale trasformato.

Capitolo 5 

B. Gli elementi infantili come fonte di sogni

Come terza particolarità del contenuto onirico F. nomina il fato che nel sogno possono comparire impressioni appartenenti ala primissima infanzia, della quale la memoria vigile non sembra disporre. Naturalmente è difficile valutare la frequenza con cui ciò avviene, perché al risveglio non riconosciamo l'origine degli elementi onirici in questione.

D. Sogni tipici

F. scirve che in genere non siamo in grado di interpretare il sogno di un'altra persona se questa non è in analisi e non ci fornisce libere associazioni in merito al sogno. Afferma però, con le dovute riserve e cautele, che esiste un certo numero di sogni che in quasi tutti compaiono nello stesso modo e che si suppone abbiano significati analoghi.

a) Sogno di imbarazzo per la propria nudità

Il sogno di essere nudi o poco vestiti in presenza di estranei si verifica a volte con la caratteristica aggiuntiva di non provarne affatto vergogna o simili. Consideriamo tipico questo sogno soltanto quando in esso si prova vergogna o imbarazzo. 
Le persone davanti alle quali ci si vergogna sono quasi sempre estranei con fisionomie lasciate indeterminate. Nel sogno tipico non accade mai che si venga rimproverati, o anche semplicemente notati, per l'abbigliamento che in noi stessi prooca un simile imbarazzo. La gente al contrario ha un'aria indifferente oppure  solenne e rigida. Il tipo di pensieri che sostiene il sono è servito di base a una fiaba nota nella versione di Andersen: I vestiti dell'imperatore. 
Nel sogno è il sogno stesso che agisce da imbroglione, mentre l'imperatore è il sognatore, la tendenza moralizzatrice adombra una oscura nozione del fatto che nel contenuto latente si tratta di desideri proibiti, sacrificati alla rimozione. All abase di questi sogni vi è un ricordo della primissima infanzia, afferma F. Soltanto nella nostra infanzia è esistito un periodo in cui eravamo visti seminudi dai parenti, come da estranei, babycitter, visitatori, e in cui non ci vergognavamo della nostra nudità. In molti bambini è possibile osservare - anche in anni successivi - come lo spogliarsi abbia su di loro un efetto esaltante, anziché indurli alla vergogna. Ridono, saltano, si picchiano il ventre; i bambini mostrano spesso voglie esibizionistiche.
Nella storia giovanile di soggetti nevrotici ha grande importanza il denidarsi di fronte a bambini dell'altro sesso; nella paranoia la fantasia di essere osservati mentre ci si veste e ci si spoglia è riconducibile a queste esperienze. Tra coloro che sono rimasti perversi, scrive F., vi è una classe di individui in cui l'impulso infantile è stato innalzato a sintomo: gli esibizionisti. I sogni di nudità sono dunque sogni di esibizione. Le persone verso le quali era rivolto il nostro interesse sessuale nell'infanzia sono tralasciate in tutte le riproduzioni del sogno degli isterici e degli ossessivi; soltanto nella paraonoia gli spettatori venogno reinseriti e viene sostenuta con fanatica convinzione la loro presenza, benché essi rimangano invisibili. Ciò che il sogno rimette al loro posto, "molte persone estranee" che non si curano dello spettacolo offerto, è né più né meno l'inverso del dsiderio di quella singola ben nota persona, cui il denudamento era stato offerto. Non si è più soli, si è sicuramente osservati, ma gli osservatori sono "molte persone estranee, stranamente indeterminate".

b) I sogni della morte di persone care

Questi sogni vanno suddivisi in due classi: gli uni, nei quali non si è colpiti da tristezza, tanto che al risveglio ci si meraviglia della propria insensibilità; gli altri, nei quali si prova profondo dolore per il decesso anzi lo si manifesta durante il sonno con profonde lacrime.
I sogni del primo gruppo non vengono considerati tipici da F. I sogni del secondo gruppo significano ciò che enincia il loro contenuto, il desiderio cioé che la persona indicata muoia. 
E' da tenere presente che i desideri che si presentano nei sogni non sono semrpe desideri attuali. Può trattarsi anche di desideri passati, abbandonati, sovrastratificati e rimossi, ai quali però dobbiamo riconoscere - soltanto per la loro ricomparsa nel sogno - una specie di esistenza prolungata.
Se qualcuno sogna che un parente caro muoia la teoria del sogno conclude che egli una volta nell'infanzia gli ha augurato la morte.
Ora è necessario considerare che la rappresentanzione infantile dell'"esser morto" non ha in comune molto con la rappresentazione dell'adulto.Il bambino non sa nulla degli orrori della decomposizione, del gelo nella fredda tomba, che l'adulto tanto male sopporta - come testimoniano tutti i miti dull'aldilà - nella sua rappresentazione. La paura della morte gli è estranea ecco pechè la può utilizzare anche nel gioco. Per il bambino, al quale d'altra parte dsi risparmiano le scene di sofferenza che precedono la morte, esser morti equivale a "essere via", non disturbare più i superstiti. Egli non distingue in che modo avvenga quest'assenza, se mediante una partenza, un congedo, un allontanamento oppure la morte. Se dunque il bambino ha motivo di desiderare l'assenza di un altro bambino, di un fratello per il quale ha gelosia o di un genitore con il quale è arrabbiato, non esita affatto aocnferire a questo desiderio la forma che egli possa essere morto. Per questo otivo tale rappresentazione, di origine e significato infantile, può comparire nei sogni delgi adulti, il dolore connesso è dovuto al fatto che vi sono forti sentimenti positivi per la persona rispetto alla quale è manifestata la fantasia di morte.

Capitolo 6

E. La rappresentazione per simboli nel sogno e altri sogni tipici

Il simbolismo non appartiene in modo esclusivo al sogno, ma alla rappresentazione inconscia e lo si trova, più compiuto ch nel sogno, nel folklore, nei miti, nelle leggende, nelle locuzioni, nella saggezza dei proverbi e nelle battute popolari correnti.
Un certo numero di simboli è antico quanto la formazione della lingua in generale, alti invece vengono formati ex novo giorno per giorno. Ora, il sogno si serve di questo simbolismo per la rappresentazione mascherata die suoi pensieir latenti.
La tecnica d'interpretazione basata sulle libere associazioni di chi sogna non ci è di solito di alcun aiuto di fronte agli elementi del contenuto onirico; d'altra parte, considerazioni di ordine scientifico ci impediscono di ricorrere all'arbitrio dell'interprete. Così gli elementi del contenuto onirico che devono essere considerati simbolicamente ci costringono ad una tecnica combinata, che da un lato si basa sulle associazioni di chi sogna, dall'altro inserisce ciò che manca, attingendo dall'intelligenza dei simboli di chi interpreta.
I simboli onirici sono spesso plurisignificanti e ambigui, soltanto il contesto ci consente di volta in volta l'interpretazione esatta. 
Imperatore ed imperatrice (re e regina) di solito rappresentano i genitori di chi sogna, mentre chi sogna è il principe o la principessa.
Tutti gli oggetti allungati: bastoni, tronchi, ombrelli, intendono rappresentare il membro maschile, così come tutte le armi lunghe ed accuminate: coltelli, pugnali, picche.
Astucci, scatole, casse, amradi, stufe, corrispondono al grembo femminile, come del resto le caverne, navi, e tuti i tipi di recipienti.
Le stanze nel sogno rappresentano generalmente donne.

Un interessante riferimento alla ricerca sessuale dei bambini risulta dal sogno di due stanze che un tempo ne costituivano una sola, oppure di una stanza nota dell'appartamento divisa in due o viceversa: nell'infanzia l'organo genitale femminile e l'ano sono ritenuti formare una cavità unica e soltanot in seguito si giunge a scoprire che questa regione del corpo comprende due cavità e due orifizi separati.

Scale, scale a pioli, scalinate e rispettivamente il fare le scale, tanto in salita che in discesa, sono rappresentazioni simboliche dell'atto sessuale.
Pareti lisce sulle quali ci si arrampica, facciate di case dalle quali - spesso con forte angoscia - ci si cala, corrispondono a corpi umani eretti e ripetono nel sogno il ricordo dell'rrampicamento del bambino su genitori e persone che lo assistevano.
Le mura "lisce" sono uomini; tavole, tavole imbandite e assi sono in modo analogo donne.

Il sogno (1900)

Nei mesi successivi alla pubblicazione della Interpretazione dei sogni (1899), F. si propone sdi scrivere una esposizione più succinta e più semplice della dottrina del sogno. 
F. riferisce dei risultati ottenuti mediante l'applicazione del nuovo metodo di indagine psicologica, la psicoanalisi, allo studio dei sogni. Sottolinea analogie della vita onirica con le più diverse condizioni di malatia mentale nella veglia. Le idee fobiche ed ossessive sono estranee alla coscienza normale quanto i sogni alla coscienza vigile.
Il metodo che F. utilizza in quest'epoca del suo lavoro di ricerca allo studio dei sogni è il seguente: scomporre il sogno nei suoi elementi e ricercare per ogni frammento le associazioni che vi si collegano, senza premeditazione acriticamente. Riflettere sul sogno non permette di comprenderlo meglio. F. procede dunque analogamente a quanto farebbe con un malato con una rapresentazione fobica, questi sarebbe infatti stato invitato a rivolgere la sua attenzione sull'idea in questione, "non per almanaccarci sopra, come ha già fatto tante volte, ma per rendersi conto -senza eccezione alcuna - di tutto ciò che gli viene in mente a proposito di quell'idea, comunicandolo al medico" (si noti che la stessa tecnica di Freud si è sauccessivamente raffinata e così ha continuato a fare la psicoanalisi negli anni, ma ricordare gli inizi pionieristici aiuta a comprendere qualcosa che altrimenti rislta difficile da spiegare e capire).
F. contrapone il sogno, quae si presenta nel ricordo, al materiale ad esso corrispondente trovato con l'analisi, e chiama il primo contenuto manifesto, il secondo contenuto latente. Definisce poi come lavoro onirico il processo di trasformazione del contenuto latente in contenuto manifesto. Il corrispettivo di questo lavoro, che opera la trasformazione inversa, è il lavoro di analisi.

Rispetto ai rapporti fra contenuto la tente e contenuto manifesto, i sogni possono essere raggruppati in tre categorie.
In primo luogo possiamo distinguere sogni sensati e intellegibili insieme.
Un secondo gruppo di sogni è costituito dai sogni che sono coerenti in se stessi e hanno un chiaro significato, ma che sorprendono.
Al terzo gruppo appartengono quei sogni ai quali manca nello stesso tempo signifoicato ed intelegibilità, sogni che apaiono incoerenti, confusi e privi di senso.
Nei sogni della prima categoria sebra essere stato risparmiato il lavoro onirico, sembra asservi coincidenza tra contenuto latente e contenuto manifesto. I sogni dei bambini sono di questa categoria, cioé sensati e nient'affatto strani e ci consentono di comprendere come i sogni siano palesi appagamenti di desiderio. F. mostra inoltre come i desideri che si trovano appagati nei sogni siano residui diurni, di regola del giorno prima, e nel pensiero vigile erano dotato di un'intensa tonbalità emotiva.
Anche negli adulti si possono trovare numerosi esempi id tali sogni di tipo infantile: molte persone rispondono regolarmente ad uno stimolo di sete notturno con il sogno di bere, che mira a elminare lo stimolo e a prolungare il sonno. Negli adulti anche questi sogno sono però raramente semplici come quelli dei bambini, celano dietro un dato appagamento di desiderio anche un altro significato.
I sogni mostrano il desiderio comegià appagato e il materiale della raffigurazione consiste prevalentemente - anche se non esclusivamente - in immagini sensoriali er lo più visive. Anche in questo gruppo di sogni non manca dunque del tutto una specie di trasformazione che è lecito definire lavoro onirico: un pensiero formulato nel modo ottativo viene sostutito da una serie di immagini nel tempo presente.
Se si confornta da un lato la lunghezza della stesura dl esogno e dall'altor i pensieri onirici ai quali conduce l'analisi, si osserva come il lavoro onirico abbia compiuto una grandiosa concentrazione o condensazione.
Il alvoro di condensaiozne spiega anche certe componenti del contenuto onirico come le persone composite o miste, devono comunque avere un qualche elemento in comune che emergerà dal lavoro di analisi. Ogni elemento del contenuto onirico è sovradeterminato dal materiale dei pensieori onirici.

Oltre alla condensazione e alla drammatizzazione vi è un terzo fattore in azione nel lavoro onirico: lo spostamento onirico. Durante il lavoro onirico l'intensità psichica passa dai pensieri e dalle rappresentazioni cui spetta di diritto ad altri pensieri e rappresentazioni che non ci si sttenderebbe che pretendessero un simile risultato. Nel corso di questo processo di postamento onirico si osserva anche la trasformazione dell'intensità psichica in vivacità sensoriale.

Il contenuto onirico consiste perlopiù in situazioni visive; i pensieri onirici debbono dunque in un primo tempo subire un trattamento che li renda idonei a questo tipo di raffigurazione.
Tutti i sogni della stessa notte provvengono dalla stessa cerchia di pensieri.

Oltre alla condensazione, allo spostamento e al rifacimento visivo del materiale psichico, esiste un'altra attività, il cui contributo non è per la verità riconoscibile in tutti i sogni: l'attività di ordinare gli elementi onirici in modo che questi si congiungano tra loro formando una composizione onirica. Ma per l'analisi il sogno che somiglia a un cumulo disordinato di frammenti sconnessi ha lo stesso valore dle sogno ben levigato e provvisto di una superficie.

F. spiega come continuando nella propria autoanalisi giunge alla fine a pensieri che lo sorprendono, che non soltanto gli appaiono estranei ma anche sgradevli. Questi pensieri sono stati effettivamente presenti nela vita psichica e anche dotati di una certa intensità, ma si sono trovati in una situazione psicologica particolare in seguito alla quale non sono potuti diventare coscienti. A questo stato particolare F. da il nome di rimozione. Si giunge così al concetto della deformazione del sogno, che è opera del lavoro onirico e serve alla dissimulazione, all'intenzione di nascondere.
Secondo il loro comportamento nei confronti dell'appagamento di desiderio, i sogni si distinguono in tre categorie.
Prima: quelli che rapresentano in modo scoperto un desiderio non rimosso (sogni di tipo infantile, rari negli adulti).
Seconda: i sogni ce esprimono velatamente un desiderio rimosso. 
Terza: i sogni che rappresentano un desiderio rimosso, ma senza, oppure con insufficiente copertura; questi ultimi sono regolermente accompagnati da angoscia, che interrompe il sogno.
F. suppone che nel nostro apparato psichico esistano due istanze creatrici di pensiero, i prodotti dell'una hanno accesso alla coscienza, mentre l'attività dell'altra è di per sé inconscia e può giungere alla coscienza solo attraverso l'altra. Al confine tra le due istanze, nel punto di passaggio tra la prima e la seconda, si trova una censura che lascia passare solo ciò che le è gradito e trattiene il resto. Ciò che è stato respinto dalla censura si trova in stato di rimozione. In determinate condizioni, una delle quali è lo stato di sonno, il rapporto di forza tra le due istanze si muta in modo che il materiale rimosso non può più essere completamente trattenuto. Nello stato di sonno il materiale sino ad allora rimosso riuscirà perciò ad aprirsi la via verso la coscienza. Dato però che la censura non è mai eliminata, ma semplicemente diminuita, esso dovrà sopportare dei mutamenti, che ne attenuino la sconvenienza. Ciò che diventa cosciente in questo caso è un compromesso tra ciò che la prima istanza si propone e ciò che l'altra esige. Rimozione - allentamento della censura - formazione di compromesso costituiscono pertanto lo schema base dell'instaurazione di molte altre strutture psicopatologiche.
Una volta superato lo stato di sonno, la censura si ristabilisce rapidamente in tutta la sua grandezza e può quindi nuovamente distruggere ciò che le è stato strapato durante la sua debolezza.

Il sogno risulta essere dunque il custode del sonno.
Lo stato di sonno è reso possibile unicamente dall'allontanamento degli stimoli che potrebbero imporre all'apparato psichico mete diverse da quella del sonno. Il sogno, mostrando il desiderio appagato e trovando credito durante il sonno, elimina il desiderio e rende possibile il sonno.
Il sogno opera una speci edi eliminazione psichica del desiderio represso, o formato con l'aiuto di materiale rimosso, presentandolo come appagato; ma sodisfa anche l'altra istanza, permettendo la continuazione del sonno.

La maggior parte dei sogni di adulti viene ricondotta dall'analisi a desideri erotici. Nessun altro gruppo di pulsioni ha subito una così ampia repressione, per le esigenze imposte dall'incivilimento, come appunto le pulsioni sessuali, inolte queste sanno sotrarsi meglio delle altre al dominio delle più elevate istanze psichiche.
Quasi ogni uomo civile ha serbato in un qualche rispetto la strutturazione infantile della vita sessuale, si comprende dunque come i desideri sessuali infantili rimossi forniscano le forze motrici più frequenti e robuste per la formazione dei sogni. Il mteriale delle rappresentazioni sessuali non può venir raffigurato come tale,ma deve essere sotituito nei sogni da allusioni e simboli.
Il simbolismo onirico non è peculiare dle sogno, ma regna sovrano in egual misura nele favole, nei miti e nele leggende, nelle battute e nel folklore. Non viene creato dal lavoro onirico: si tratta invece di una particolarità - probabilmente del nostro pensiero inconscio - che fornisce al lavoro onirico il materiale per la condensazione, lo spostamento e la drammatizzazione.

Riguardo alla biologia e il sogno e alla memoria e il sogno, vedi anche "sogno e biologia".

L'interesse per la psicoanalisi da parte delle scienze non psicologiche (1913 -OSF)
A. L'interesse della linguistica
Per "lingua" non si deve intendere qui la pura espressione di pensieri in parole, ma anche il linguaggio gestuale e qualsiasi altro tipo di espressione di una attività psichica, come ad esempio la scrittura. 
Le interpretazioni della psicoanalisi sono innanzitutto traduzioni da una forma espressiva che ci è estranea in quella familiare al nostro modo di pensare. Quando interpretiamo un sogno, non facciamo altro che tradurre un determinato contenuto ideativo (i pensieri onirici latenti) dal "linguaggio del sogno" nella lingua della nostra vita vigile. In questo modo apprendiamo le peculiarità di questo linguaggio onirico e ricaviamo l'impressione che esso appartenga a un sistema espressivo molto arcaico.
Così per esempio nel linguaggio del sogno la negazione non viene mai indicata in modo particolare. Nel contenuto onirico i contrari stanno l'uno al posto dell'altro e sono raffigurati dallo stesso elemento. Nel linguaggio onirico i concetti sono ancora ambivalenti, riuniscono in sé significati opposti, come si verifica secondo le ipotesi dei glottologi nelle radici delle più antiche lingue storiche. Un altro sorprendente carattere del nostro linguaggio onirico è l'uso oltremodo requente di simboli che permettono in una certa misura  una traduzione del contenuto onirico.
Se pensiamo che i mezzi di raffigurazione del sogno sono principalmente immagini visive e non parole, il confronto del sogno con un sistema di scrittura ci apparirà ancor più apropriato che non quello con una lingua. In effetti l'interpretazione di un sogno è perfettamente analoga alla decifrazione di una antica lingua ideografica, per esempio die geroglifici egiziani.
Si può dire che il linguaggio onirico sia il modo di esprimersi dell'attività psichica inconscia, anche se poi l'inconscio non parla un unico dialetto. Ciò che un'isterica raffigura con il vomito, si manifesterà nell'ossessivo attraverso scrupolose misure di protezione contor un'infezione e indurrà il parafrenico a lamentarsi o a sospettare di essere avvelenato. Ciò che in questi casi trova espressione così varia è il desiderio di ingravidamento rimosso nell'inconscio, nonché la rispettiva difesa della persona malata contor di esso.

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vol. 7. Torino: Boringhieri, 1975.
Freud S. (1915). Das Unbewusste (trad. it. L’Inconscio. In: Opere, vol.
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Freud S. (1933). Neue Folge der Vorlesungen zur Einführung in die
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