psychology, psychiatry, psychotherapy, psychoanalysis, neuropsychiatry, psychoanalytic training, psychological examination, brain development, psychological development, Sigmund Freud, consciousness, dream, memory, repression, primal scene, transference, pervasive developmental disorders, personality disorders , mind, brain, removal, storage, art and psychology, Psychologie, Psychiatrie, Psychotherapie, Psychoanalyse, Neuropsychiatrie, psychoanalytische Ausbildung, psychologische Untersuchung, die Entwicklung des Gehirns, psychische Entwicklung, Sigmund Freud, Bewusstsein, Traum, Erinnerung, Verdrängung, Urszenen, Übertragung, tiefgreifende Entwicklungsstörungen Störungen, Persönlichkeitsstörungen, Geist, Gehirn, Entfernung , Lagerung, Kunst und Psychologie, психоанализ, психология, психотерапия, психиатрия, нейропсихиатрия, психоаналитическая подготовка, психологическая экспертиза, развитие мозга, психологическом развитии, Зигмунд Фрейд, сознания, сон, память, репрессии, первичная сцена, перенос, расстройства развития, расстройства личности , ум, мозг, удаления, хранения, искусства и психологии, 精神分析学、心理学、心理療法、精神医学、神経精神医学、精神分析の訓練、心理検査、脳の発達、心理的な開発、ジークムント·フロイト、意識、夢、記憶、抑圧、プライマルシーン、移動、広汎性発達障害、人格障害、心、脳、除去、貯蔵、芸術、心理学


IPA AIPsi SINPIA SPI SIP

Coscienza Sogno Memoria

Mancia afferma che un principio metodologico dell'epistemologia contemporanea sia quello per cui “ogni disciplina scientifica si presenta come un discorso che “intenziona” la realtà indicandone alcune qualità o alcuni aspetti con strumenti operativi specifici attraverso i quali il suo referente viene “ritagliato”” .
Pertanto ritiene che il cervello sia il referente delle neuroscienze e la mente il referente della psicologia e della psicoanalisi, rifiutando ogni riduttivismo reciproco del modello fisiologico e del modello mentalistico. Il problema del rapporto mente corpo va affrontato facendo dell'homo persona il referente dei diversi punti di vista, in una visione che comporta l'unità di tutte le componenti.
Il filosofo Sergio Moravia ritiene vada riconosciuta l'esistenza di una pluralità di saperi e linguaggi rispetto all'umano: talvolta il materialismo scientista finisce per diventare una metafisica naturale, mentre il mentale non può essere vissuto e studiato che come esperienza. La mente è una dimensione irriducibile al sistema nervoso e al tempo stesso è collegata con esso; quando parliamo di mentale non parliamo di fatti, ma di significati.  
Il punto di vista di Mancia è che “Resta uno scarto epistemologico incolmabile tra la mente e le sue funzioni metaforiche e metonimiche più sofisticate e il cervello con le sue sinapsi, trasmettitori, gruppi di neuroni e circuiti rientranti. Non dico che la mente non dipenda dalle funzioni del cervello. Dico che non è possibile studiare la mente con gli strumenti con cui si studia il cervello […]. Dal momento che si è formata e trasformata grazie alle sue capacità adattative, la mentre entra in una categoria diversa da quella in cui si trova il cervello. I tentativi compiuti sino ad ora di dare una sua spiegazione in termini neuroscientifici sono falliti”.

La rimozione volontaria in soggetti normali si accompagna ad una attivazione delle aree corticali prefrontali dorsolaterali e una deattivazione bilaterale dell'ippocampo. Il fenomeno è esattamente l'opposto di quanto si osserva nella de-rimozione del sogno (in sonno REM) in cui si ha un aumento dell'attività ippocampale e una deattivazione della corteccia prefrontale dorsolaterale (Braun et al., 1998).
L'inconscio non rimosso, per contro, troverebbe una sua sede nella memoria implicita e comporterebbe la partecipazione dell'amigdala (che matura più precocemente dell'ippocampo), dei gangli della base, del cervelletto e delle aree corticali parieto-temporo-occipitali dell'emisfero destro.

Il sogno può costituire una rappresentazione privilegiata per cogliere sia le fantasie, gli affetti e le difese che si manifestano nel transfert che i momenti ricostruttivi collegati alle esperienze preverbali e presimboliche che caratterizzano il modello implicito della mente del paziente. La funzione del sogno è infatti quella di rendere simboliche esperienze (anche traumatiche) precoci e presimboliche permettendone la pensabilità e la verbalizzazione. Inoltre il sogno apre il sipario sul transfert creando raffigurazioni che possano colmare il vuoto della non-rappresentazione che caratterizza l'inconscio non rimosso.

Bibliografia:
Ferruta A. (1999). Rivista di Psicoanalisi, 45:397-399;
Mancia M. (2006). Memoria implicita e inconscio precoce non rimosso: loro ruolo nel transfert e nel sogno. Rivista Psicoanal., 52:629-655;
Mancia M. (1998). Coscienza Sogno Memoria  - Riflessioni epistemologiche di un fisiologo analista. Borla, Roma

Nessun commento:

Posta un commento