Il termine inconscio si riferisce (Rycroft) ai processi mentali di cui il sogetto non è consapevole. "Si è generalmente d'accordo che i processi consci non formino serie intere, complete in se stesse" - Freud (1940). La psicoanalisi ritiene che i processi mentali possano differire nella qualità, alcuni essendo consci, altri inconsci. Ritiene inoltre che i processi inconsci siano di due tipi: quelli che diventano consci facilmente e quelli soggeti a rimozione.
L'aggettivo inconscio, quando viene usato per qualificare l'insieme dei contenuti non presenti nel campo attuale della coscienza, in tal caso è usato in senso "descrittivo" e non "topico", cioé senza che venga fatta una discriminazione tra i contenuti dei sistemi preconscio e inconscio.
Nel senso "topico", inconscio designa uno dei sistemi definiti da Freud nel quadro della sua prima teoria dell'apparato psichico: esso è costituito dai contenuti rimossi cui è stato rifiutato l'accesso al sistema preconscio-cosciente mediante la rimozione.
Bibliografia
Rycroft
Laplance Pontalis
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