La questione della frequenza settimanale delle sedute nella cura psicoanalitica è stata molto dibattuta negli ambienti psicoanalitici. Attualmente lo è ancora di più, forse a causa dei cambiamenti sociali e culturali che si stanno verificando nelle società dell'occidente post-industriale, che non si limitano ad imporre agli individui ritmi di vita sempre più frenetici ma propongono una cultura dell'effimero e dell'esteriorità che mal si concilia con la disponibilità a riflettere lungamente, e approfonditamente, sulla propria interiorità. [...]
Diffusione della psicoanalisi a «bassa frequenza»: Dati statistic e riflessioni nello scenario psicoanalitico italiano e internazionale
[…] mi sembra opportuno presentare queste regole come «consigli» e non pretendere che vengano accettate incondizionatamente. La straordinaria diversità delle costellazioni psichiche di cui siamo costretti a tener conto, la plasticità di tutti i processi psichici e la quantità dei fattori che si rivelano di volta in volta determinanti, sono tutti elementi che sì oppongono a una standardizzazione della tecnica e fanno sì che un procedimento peraltro legittimo risulti talvolta inefficace, mentre un procedimento solitamente difettoso vada una volta ogni tanto a buon fine. Queste circostanze non impediscono tuttavia di stabilire le regole per un comportamento mediamente appropriate da parte del medico (Freud, 1913, 333).
Ci sono, comunque, molte specie di psicoterapia e la loro applicazione dovrebbe dipendere non dalle opinioni del terapeuta, ma dalle necessità del paziente o del caso. [...]
(2010). Rivista di Psicoanalisi, 56:417-430
(2010). Rivista di Psicoanalisi, 56:457-478 TEMPI E RTMI
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