Spesso chi ha concluso i suoi studi con l'esame di maturità si lamenta dell'ostinazione con cui è perseguitato dal sogno angoscioso di essere stato respinto; contro di esso già nel sogno vanamente obietta che ormai da anni già esercita la professione.
Sono i ricordi indelebili delle punizioni inflittecci in infanzia per le nostre malefatte che si sono ridestati nel nostro intimo.
Anche l'"angoscia dell'esame" dei nevrotici trova il suo rafforzamento in questa angoscia infantile.
L'angoscioso di esame avrebbe scelto nel passato un'occasione in cui la grave angoscia si dimostrò ingiustificata e venne contraddetta dal risultato. L'obiezione "ma io sono già dottore" sarebbe in relatà la consolazione offertaci dal sogno che dunque suonerebbe: non temere per domani, pensa all'angoscia che hai provato prima dell'esame di maturità, eppure non è successo nulla.
L'obiezione "ma sie già dottore" accenna però anche ad un rimprovero: " sei così vecchio, così avanti nella vita, e fai sempre di queste sciocchezze, queste ragazzate". Questo miscuglio di autocritica e consolazione corrisponderebbe al contenuto latente dei sogni d'esame. I rimproveri per le "sciocchezze" e le "ragazzate" si riferiscono alla ripetizione di atti sessualei reprensibili. Il sogno di maturità si riferisce generalmente all'esperimento e alla maturità sessuale.
OSF Vol 3
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